giovedì 22 settembre 2011

Collaborazione con.... Casa Barone

Adesso è la volta dei magnifici prodotti dell'azienda Casa Barone, è la più grande azienda biologica del Parco Nazionale del Vesuvio



Un’azienda agricola e biologica, la più grande del Parco Nazionale del Vesuvio. Il principale corpo aziendale, di circa 11 ettari, è ubicato alle pendici del Monte Somma, il vulcano originario dal quale si è formato, per successive eruzioni, il cono del Vesuvio. Le coltivazioni si estendono sui terreni attraversati dalle lave dell’eruzione del ’44, dove, tra muri a secco e piccoli terrazzamenti, ginestre e altre essenze della macchia mediterranea, i vigneti si alternano a olivi e alberi da frutto. Il pomodorino del piennolo è coltivato dove il frutteto è più rado. Nel 2000, quando rileva il fondo ormai abbandonato, ad eccezione della sua quinta parte coltivata da Vincenzo Manzo, oggi capo operaio dell’azienda, Giovanni Marino decide di mantenere il vecchio impianto promiscuo, tipico di una agricoltura di auto-sufficienza, nonostante le difficoltà di gestione agronomica che questa scelta comportava, razionalizzando e ristrutturando il vigneto per quanto possibile e reintroducendo negli ultimi anni la coltura dell’olivo, abbandonata negli ultimi decenni a favore della coltivazione dell’albicocco e della vite.
Per valorizzare le tante piccole produzioni aziendali, si è quindi percorsa la strada di trasformare parte del prodotto in confetture e marmellate, in liquori aromatici e acquaviti di frutta, mentre la produzione di vini, anch’essa in quantità limitate, è esclusivamente rivolta alla vinificazione di uve dei vitigni autoctoni vesuviani: la catalanesca, il caprettone e il piedirosso.
Ad oggi, la principale produzione dell’azienda è rappresentata dal pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP, per il quale l’azienda è presidio Slow Food.
Il pomodorino viene in parte trasformato in conserve, in parte commercializzato fresco a grappoli e, naturalmente, sotto forma dei caratteristici “piennoli”.
Fare agricoltura sul Vesuvio, rispettando e proteggendo la flora spontanea e la ricchezza varietale delle specie coltivate, significa anche rispettare e valorizzare il paesaggio agrario tipico di questa zona, significa quindi praticare una “agricoltura del paesaggio”.
Vi mostro la magnifica ed ottima campionatura che gentilmente mi è stata donata






8 commenti:

  1. Complimenti per la collaborazione
    baci

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  2. Complimenti! Quanti buoni prodottini! ;)

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  3. Ciao Susy. Ti ringrazio per il tuo gentile commento che, insieme ai tanti messaggi ricevuti in questi giorni dalle lettrici del blog, mi è stato di grande conforto.
    Il tuo blog è davvero interessante. tornerò a trovarti.
    a presto,
    Rosa

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  4. grazie per esserti iscritta al mio neo blog e con piacere lo faccio anche io,tanti complimenti per il tuo blog è pieno di tante cose buone ancora grazie ciao.

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  5. Ciao Susy, complimenti per questa nuova collaborazione, conosco questi prodotti e sono davvero ottimi.
    Baci grandi e buona giornata

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  6. Bella e golosa questa collaborazione: complimenti! tienici aggiornate
    simo

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